MANI CHE NUTRONO
Testo di Marisa Fogarollo, autrice del libro “Shiatsu & bimbi”.
Il piccolo Luca ha solo due mesi, piange spesso, soffre di coliche addominali; l’ostetrica consiglia di allattarlo quando lo richiede e praticamente il piccolo è quasi sempre attaccato al seno (in questo periodo incontro più volte situazioni simili).
Luca riceve il trattamento molto volentieri, è tranquillo, non manifesta nessun disagio, anzi è evidente il suo benessere e alla fine fa un meraviglioso sorriso. Al contatto la zona dei piedi (arco plantare) e i polpacci, corrispondenti alle zone riflesse di intestino, sono molto cariche e tese. Ma veramente questo bambino ha necessità di mangiare così frequentemente? Veramente l’unico nutrimento possibile è quello alimentare?
Penso alle parole di Federick Leboyer (il ginecologo conosciuto per il parto senza violenza) in “Shantala. L’arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici”:
“Essere portati, cullati, carezzati, essere massaggiati, sono tutti nutrimenti per i bambini piccoli, indispensabili come i minerali, le vitamine e le proteine, se non di più”.
E ancora:
“Per aiutare i piccoli ad attraversare il deserto dei primi mesi della vita, perché essi non provino più l’angoscia di sentirsi isolati, perduti, bisogna parlare al loro dorso, bisogna parlare alla loro pelle
che hanno sete e fame quanto il loro ventre”.
E penso a quanti disturbi alimentari troviamo in bambini, adolescenti e adulti.
Il cibo diventa il sostituto di cose che non abbiamo: affetto, amore, soddisfazione, e usarlo come compensazione e rifugio ci porta a mangiare più di quello che ci serve.
Credo sia il problema della nostra società e infatti l’obesità è aumentata in tutte le fasce di età. Ecco perché è necessario abituare il neonato e poi il bambino a ricevere altri tipi di nutrimento.
Lo vediamo in Pediatria quando trattiamo neonati e bambini disperati perché devono rimanere a digiuno per fare prelievi, esami: all’inizio piangono ma poi durante il trattamento si calmano, si rilassano, sorridono e a volte si addormentano. Nei piccoli pazienti monitorati vediamo che, durante il trattamento shiatsu, i valori di ossigeno nel sangue salgono velocemente, così come il loro benessere è evidente dall’espressione del viso e dal linguaggio corporeo. Ne siamo tutti consapevoli: il cibo non è l’unico nutrimento di cui abbiamo bisogno.
Nel neonato, un nutrimento indispensabile è proprio il contatto fisico: quando viene al mondo, il bimbo ha bisogno di tutto e tutti i suoi bisogni devono essere soddisfatti da chi si prende cura di lui. Il cucciolo d’uomo ha bisogno, anche dopo la nascita, del rapporto simbiotico che aveva con la mamma nella vita uterina, perciò è una necessità per lui essere tenuto in braccio e sentirla ancora vicina e unita a lui.
Infatti, nei popoli dove il contatto corporeo è mantenuto costante o perché il bimbo è tenuto in braccio, o avvolto nella fascia, ma comunque sempre vicino alla mamma, troviamo bambini felici, senza aggressività, tranquilli. Viceversa, la lontananza dalla mamma e la mancanza del suo odore generano picchi di adrenalina e cortisolo, gli ormoni che indicano l’attivazione dello stress.
La pelle ci permette di vedere la mappa del corpo umano: così troviamo tutti gli organi riprodotti sulla pianta del piede, nell’orecchio, nelle mani, nell’addome e lungo la colonna vertebrale. Ciò significa che possiamo entrare in contatto con qualsiasi organo attraverso la pelle e l’organo stesso ne riceverà beneficio.
Il tocco, il massaggio, tranquillizzano il bambino: la pelle, il più esteso organo di senso, è collegata al sistema nervoso e, secondo la medicina cinese, ai polmoni e all’intestino.
È ormai risaputo che negli ospedali ai nati prematuri il tocco e il massaggio portano grande aiuto e benefici (e non solo a loro).
Purtroppo, tutti noi siamo sottoposti a ritmi frenetici, siamo carichi di stress e il neonato è molto sensibile all’adrenalina; perciò anche l’allattamento a richiesta, come è consigliato da pediatri e ostetriche, non può produrre gli effetti sperati: insieme al latte la mamma trasmette al figlio tutta la sua tensione.
Massaggiare un neonato richiede calma e tranquillità; non è un’attività che si può inserire tra tutte le cose pratiche che il piccolo richiede per il suo accudimento. Forse è per questo che tante mamme mi dicono: “Non ho tempo!”
È importante far capire l’importanza del loro rilassamento perché, nel primo periodo della vita, il legame mamma / bambino è molto forte; perciò, come dice Frederick Leboyer in “Shantala”:
“Un’ultima cosa: è fondamentale che le vostre mani siano rilassate. E questo sarà possibile solo se le vostre spalle saranno libere da ogni tensione. E questo sarà possibile solo se la vostra respirazione…”
È con le mani che parliamo al neonato, che comunichiamo con lui. Toccarlo è il primo linguaggio e dobbiamo tener presente che la sua pelle ha una sensibilità che noi non possiamo immaginare. È con la schiena che lui è stato in contatto con l’utero e da questo contatto prendeva tutte le informazioni. Ed ora le mani che lo toccano sono mani veloci, distratte, che pensano ad altro perché purtroppo è vero: molte mamme non sanno toccare. Lo vediamo durante i corsi, all’inizio il loro tocco è teso, veloce, sfuggente ma poi col procedere degli incontri vediamo che cambia per diventare morbido e avvolgente, e la risposta del bimbo è di benessere e rilassamento. È importante che il bimbo ritrovi la presenza amorevole che sentiva nell’utero per evitare di ripiombare nelle paure dell’ignoto.
E l’ignoto può essere rappresentato anche dall’immobilità: durante i nove mesi di gravidanza il bimbo è sempre stato in movimento: la mamma camminava, si muoveva o si trattava di semplici movimenti interni come il respiro, l’intestino, il battito del cuore. Tutto era vita, il suono delle voci e il contatto fisico erano sempre presenti.
L’ignoto può essere rappresentato anche dalla fame, è vero, nessuno vuole togliere importanza all’allattamento, alla suzione, ma dobbiamo fare attenzione a non concentrarci solo su questo.
Portiamo il ritmo nella vita dei nostri bimbi e questo lo possiamo fare cullandoli, tenendoli vicino a noi così sentono il battito del cuore e del respiro. Possiamo usare una sedia a dondolo, un’altalena che non a caso sono sempre un’attrazione per piccoli e grandi!
Il trattamento shiatsu è l’ideale per il neonato e il bambino perché:
• crea benessere emotivo, infatti dopo il trattamento i bimbi hanno un visetto rilassato, sorridono, comunicano con gorgoglii o parole.
• Crea benessere corporeo perché stimola gli organi interni, perciò rappresenta un aiuto per la digestione, l’evacuazione, l’apparato respiratorio.
• Contribuisce al benessere nello sviluppo fisico perché sciogliendo le tensioni muscolari ed energetiche favorisce un armonico sviluppo.
• Il benessere investe anche la relazione genitore / figlio perché è un valido aiuto per una buona comunicazione non verbale indispensabile nel rapporto affettivo.
• Infine, contribuisce anche al benessere cognitivo: sono state fatte delle ricerche, i bambini massaggiati hanno uno sviluppo neurologico superiore ai bambini non massaggiati.
E allora perché non farlo? È un piacere per i genitori e i bambini…godetevelo insieme!
Marisa Fogarollo
fogarollo.m@gmail.com
tratto da “Shiatsu & bimbi. Un tocco d’amore per il benessere del tuo bambino”